Le tecniche utilizzate sono quelle di ispirazione psicodinamica e sono basate, oltre che sul dialogo, anche sul valore proiettivo del disegno e del gioco, prima della preadolescenza.
La metodologia seguita, é di riservare un’importante attenzione anche ai contesti di vita (familiari e/o scolastici) dei bambini o dei ragazzi. In particolare è necessaria un’inderogabile collaborazione con le famiglie, che diventano le principali alleate di questo lavoro e – quando possibile – si avviano contatti, mediati esclusivamente dai genitori, anche con la scuola.
La/lo psicoterapeuta, appartiene all’elenco degli psicoterapeuti dell’OPL (Ordine degli Psicologi della Lombardia), ha svolto un inderogabile e rigoroso percorso preparatorio personale con uno psicoanalista appartenente ad un gruppo noto e riconosciuto, ed ha conseguito un diploma dopo un corso di specializzazione quadriennale ad indirizzo psicodinamico
Gli incontri si realizzano in una stanza con arredamento confacente e giochi-stimolo che servono a stabilire una relazione che permetta di comprendere meglio le condizioni del disagio del bambino, e di condividerne una narrazione sempre più chiara.
Questo lavoro, se sono state rispettate le condizioni definite dallo/a psicoterapeuta con la famiglia dei bambini, ha favorito nel tempo:
- un miglioramento dell’attenzione quando è stato necessario lavorare con bambini con problemi attentivi;
- un incremento della comunicazione quando le espressioni più nascoste sono state capite e condivise;
- una maggior curiosità nei confronti dell’ambiente e delle persone vicine quando il bambino ha capito che ne valeva la pena, perché intorno a lui non c’erano le minacce che fantasticava;
- un’interazione più significativa con coetanei e persone adulte quando ha realizzato la gioia di essere capito;
- una maggior collaborazione con i propri insegnanti, quando gli alunni che non sapevano leggere o scrivere come gli altri o si trovavano spersi davanti ai numeri, hanno capito che la loro difficoltà a scuola, si sarebbe più o meno superata;
- una riduzione di sintomi nevrotici (es. tic)
- un’attenuazione e/o risoluzione di particolari condizioni (es. self cutting)
Per gli adolescenti, quando si realizza un’adeguata collaborazione con loro e le famiglie, si valutano:
- miglior accettazione del loro non essere più bambini;
- comprensione maggiore di ciò che comporta avere un corpo che si è sviluppato;
- riduzione delle condotte depressive (es. ritiro, scarsa vitalità)
- aumento del senso di responsabilità, anche nello studio;
- ridefinizione dei propri impegni personali e sociali che ha ridotto la loro dipendenza da Internet
- socializzazione più ricca